"Indovina chi viene a cena" è un'avventura mirata ad un singolo giocatore, ambientata nei Forgotten Realms con qualche piccola modifica. Se sei italiano e sei interessato a partecipare come "guest" per un periodo limitato, mandami un messaggio privato!
*****
Crash!
"Cazzo.. Te l'avevo detto di stare attento, il cristallo si è spaccato! Abbiamo fatto tutta questa strada per niente!"
Blip. Blip.
"...E ora cos'è questo rumore?"
Apri lentamente gli occhi mentre esci dalla tua stasi. Hai dei ricordi molto vaghi, probabilmente sei rimasto disattivato troppo a lungo, ma ricordi bene il tuo sonoro compagno.
"Blip. Wheatley funzionante e a rapporto. Bulwark Mk.II in caricamento. Operativo tra 10... 9... 8..."
Lo strano occhio fluttuante che ti fa da periferica esterna pronuncia solenne il countdown mentre le tue funzioni primarie vengono ristabilite: il pugno saldo intorno al mazzafrusto e allo scudo si stringono.
"7... Danni rilevati: chiusura -6...- di emergenza del portello del core. 5... 4... 3..."
Stump.
L'armatura ferrea ti riavvolge creandosi a spirale a partire dal portellone che stava esponendo la gemma del tuo core, mentre davanti a te senti il vociare preoccupato di due persone.
"Cazzo... cazzo, si sta svegliando, Drew! Non avevi detto che era solo una stupida statua?!"
"2... 1... Unità Bulwark Mk.II operativa. Sensibili danni al core: alcune funzionalità non sono disponibili. Seguono suggerimenti sulle priorità. 1: riparare il core. 2: eliminare l'esercito Phaerimm"
Sei ora in piedi con gli occhi aperti e con qualche lacuna di memoria, ma ricordi bene che dovevi essere stato molto più forte di come ti senti ora, mentre davanti a te vedi due umanoidi che si allontanano di corsa dalla tua posizione, lungo la piccola stanza di pietra che fungeva da "magazzino" dove eri stanziato in dormiveglia
Quanto diavolo sono rimasto inattivo? Il paesaggio è decisamente più...vuoto...di quando sono stato disattivato in battaglia. Probabilmente quei due ficcanaso ne sanno qualcosa, meglio chiedere informazioni.
"Voi! Fermi!"
Gli occhi cambiano colore, dal giallo della posizione neutrale passano al rosso dell'impostazione da inseguimento. Il solo assumere la posizione di inizio corsa mi fa barcollare, segno che qualche dispositivo di equilibrio non si è ancora ripreso come dovrebbe, vuoi l'inattività prolungata, vuoi la quantità di sabbia imbarcata e non del tutto espulsa dal sistema di pulizia.
Parto in scatto all'inseguimento dei due, che sono ora ad una distanza rilevata di 40 metri. Barcollante, ma sento sistemi e sensori migliorare rapidamente. Da una camminata goffa riesco a passare rapidamente ad una corsa, piuttosto rapida nonostante la stazza, facilitata dai sistemi anti-affondamento. Wheatley non fa fatica a starmi dietro.
Pochissimo tempo e li ho già recuperati. Ritraggo lo scudo nell'avambraccio, ripongo l'arma (la quale catena si ritrae automaticamente) nello scomparto dietro al braccio opposto, e tendo le mani in avanti afferrando i due predoni per il collo, facendoli rovinare a terra nella sabbia. Il colore degli occhi passa di nuovo da rosso a giallo.
"Fermi, non siete il mio bersaglio. Mi servono informazioni."
I due poveracci restano stesi a terra allibiti, a quanto pare capendo poco e nulla di ciò che stai dicendo.
"Blip. Dissonanza lessicale rilevata."
Da una piccola fessura di Wheatley, esce una protuberanza che termina con una piccola ventosa, mentre si avvicina ai malcapitati immobilizzati dalla paura e applica la ventosa alla tempia di uno dei due.
"Trasferimento dati."
L'operazione è breve ma intensa, e -mentre cade a terra svenuto- fa uscire dalla bocca dell'uomo un suono che è chiaramente riconoscibile a prescindere dalla lingua da lui parlata: "Aaaaaaaaaaaahhhh!"
"Trasferimento terminato. Nuova lingua aggiunta al database. Quantità di vocaboli appresi: scarsa"
A questo punto, riesci a distinguere bene le parole di terrore del compagno più fortunato (per ora).
"Noi.. Noi non volevamo farti male.. Pensavamo fossi una cazzo di statua, ti prego non uccidere anche me, ti prego!!"
"Tranquillo, non è morto, ma non ha retto benissimo il trasferimento di Wheatley. Ora possiamo comunicare senza che tu conosca le basi del Loross.
Per cominciare, il mio sistema di triangolazione non funziona come dovrebbe, puoi darmi indicazioni sulla via più breve per raggiungere Thultanthar o un'altra delle capitali volanti? Devo fare rapporto sulla missione."
Mentre finisco la frase, inizio a notare l'abbigliamento inusuale del predone, non avevo mai visto una divisa così..futuristica?
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Il malcapitato pensa a quello che gli hai detto: 12
"Thultanthar... Città volanti... Quelle.. Quelle cose non ci sono più da centinaia di anni.. Sono tutte crollate, ci sono solo delle rovine cazzo!"
Un lampo di terrore passa davanti al suo volto mentre ripensa a quello che ha appena detto: "Io io io io io non c'entro un cazzo eh, amico! Non so niente di niente, eravamo qui solo per cercare qualcosa per tirare avanti"
I muscoli meccanici del volto si configurano progressivamente in un' espressione mista tra stupore e terrore, man mano che i processori assimilano la notizia e cercano di trarre conclusioni. Non era mai successo di dover pianificare azioni per una situazione del genere, nessun addestramento poteva prevedere il risveglio da una stasi durata centinaia di anni.
Centinaia.. quante centinaia? E' come risvegliarsi in un era completamente diversa, quello che si conosce alla perfezione è ormai tramandato come leggenda. I compagni, il gruppo d'elitè, gli abitanti dell'impero, il nemico stesso.. tutto finito. O forse no? Alcune razze possono vivere tanto a lungo, qualche compagno potrebbe essere ancora in vita, ma dove? La configurazione del deserto è completamente diversa e le città..cadute?
"Wheatley, ricognizione aerea, area di 20 km."
"Uomo, sai qualcosa sulla caduta delle città dell'impero? E le città di terra sono sopravvissute?
Devo stimare le operazioni di aggiornamento e recupero, in che anno ci troviamo?"
Wheatley parte "sbuffando" fluttuando verso l'uscita e due piccoli razzetti fuoriescono dal suo corpo metallico appena varcata la soglia, facendolo partire molto velocemente. (Fai una prova di sopravvivenza per Wheatley)
L'uomo, capendo che -forse- non corre nessun pericolo, si mette seduto a terra allontanandosi di un paio di metri.
"Io... so quello che sanno tutti.. che qui c'era questo impero gigantesco che però è stato spazzato via. Ora siamo nel 1492 del Calendario delle Valli.. Ma immagino che non avrai il riferimento corretto. Dovresti cercare una biblioteca per saperne di più. Se vuoi io ti ci posso portare, posso indicartela, amico! Ti servirà aiuto, siamo praticamente in mezzo al deserto."
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Wheatley (Survival): 11
"Va bene, sei gentile, accompagnami ad una biblioteca se ne conosci."
Una biblioteca si troverà quasi sicuramente in una città, li posso trovare altre informazioni per aggiornare il database. Trovare l'ultima posizione conosciuta di Thultanthar mi farebbe molto comodo. Wheatley mi troverà grazie al sensore di posizione, se ancora funziona.
"Dimmi" facendo cenno all'uomo di fare strada "questo deserto è ancora un luogo pericoloso? Ci sono ancora avvistamenti di Phaerimm?"
"Io.." L'uomo ti risponde stremato ora che sta smaltendo l'adrenalina dovuta all'incontro con te: "Non conosco la biblioteca più vicina, ma posso accompagnarti alla Strada Nera e da lì potrai andare dove ti pare.. Probabilmente anche incontrare qualcuno con una mappa. E i Phaerim.. Beh, credo proprio che non ce ne siano più perché io sia dannato se so che cosa diavolo sono!"
Il compagno della tua guida improvvisata è ancora immobile a terra, segno che Wheatley probabilmente ha esagerato nell'entusiasmo di apprendere una nuova lingua, mentre finalmente la persona che ti sta davanti si alza in piedi, si batte un po' i vestiti per togliere la polvere e allunga la sua mano verso di te:
"Il mio nome è Ten.Ten Freefall. Sono.. uhm.. sono un cercatore di cose.. nelle rovine... diciamo. Amici?"
"Grazie delle informazioni. Il mio nome è Bulwark Mk.II, versione V5.6.1 anno 1791, innesti per geolocalizzazione, caccia e rintracciamento, combattimento e forza bruta. Ma puoi chiamarmi Bulwark. Sono un Juggernaut creato con parti meccaniche e biologiche nelle officine magiche di Thultanthar, parte dell'esercito di sterminio dei Phaerimm. Siamo stati creati per estirpare quella piaga schifosa dal mondo, prima che diventino troppo numerosi e minaccino le nostre città di terra e volanti."
Ora che mi fermo un attimo a ragionare .. è tutto tranquillo, estremamante tranquillo.. E non ho ancora visto nessuna carovana o messaggero viaggiare tra le capitali dell'impero. Possibile che non esista più nulla? Niente Thultanthar..e la capitale, Xinlenal?
"Ten. Sei un ladro, vero?"
Poco importa.
"Con me sarai onesto. Dove porta la Strada Nera?" - Mentre afferro per i vestiti il compagno svenuto, per la schiena, trasportandolo come una valigia a quasi un metro da terra.
Ten ti segue mentre ti avvii verso l'uscita col suo compagno sulle spalle, rispondendo con uno sguardo vago alla tua prima domanda, come per non volersi sbilanciare per paura della tua reazione.
"La.. La strada nera è una via commerciale che taglia il deserto da est a ovest. Controllata da brutti ceffi, te lo dico io! A ovest si passa dalle Montagne Piccogrigio e via via verso la costa fino ad arrivare al fiume Delimbiyr che sfocia vicino a waterdeep. A est invece si arriva al Cormanthyr, un'impero di elfi. Molto schivi e comprano facilmente metalli, ma a vista d'occhio non credo che ti darebbero un benvenuto regale."
Usciti dalle rovine del piccolo magazzino in cui ti trovavi, ti si presenta davanti uno spettacolo "agghiacciante": fuori dalla stanza non c'è la città che ricordi, ma un mare di sabbia che si estende in tutte le direzioni fino all'orizzonte, anche stranamente piatto per essere un deserto e l'unico piccolo terreno movimentato visibile è un leggero pinnacolo a nord della vostra direzione.
"Se andiamo dritti verso sud arriveremo alla strada nera...Se Drew ti rallenta puoi anche lasciarlo qui, se la caverà. Lavoriamo insieme ma non siamo così affezionati da rischiare che Iymrith abbia voglia di passare di qua. Anche se dicono che non si veda da un po' di tempo non vogliamo che un cazzo di drago ci veda camminare in mezzo al suo fottuto deserto, giusto?"
Dopo qualche minuto di camminata verso sud, il blip del tuo compagno fa capolino nel gruppo:
"Blip. Ricognizione completata. Nessun segno dell'impero o dei Paherim. Rilevato ambiente ostile e completamente desertico. Ampliare il raggio di ricerca?"
"Eviterei gli elfi... Se c'è una cosa che ho imparato, è che quei viscidi non fanno nulla che non sia per loro tornaconto. Eviterei volentieri di essere derubato.. Vada per raggiungere la Strada nera e poi direzione Ovest.
E per tutto quello che è buono, evitiamo il maledetto drago.."
Il paesaggio è tutto fuorchè rassicurante.. Deserto, sabbia piatta a perdita d'occhio. Visto l'ambiente, la probabilità di trovare qualcosa che anche solo ricordi l'epoca da cui arrivo si è ridotta ad una percentuale bassissima.
Ad un tratto sento il suono di Wheatley di ritorno dalla ricognizione. Sentito quello che ha da dire, non solo la percentuale si abbassa, ma anche la speranza.
"No, Wheat, non serve. Risparmia il carburante. Seguici.
Ladro, quanto tempo di cammino per la prima città ad ovest?"
Ten risponde affaticato dal sole e già col fiatone: "Beh, mi spiace che gli elfi ti stiano così antipatici.. La prima città che incontrerai fuori dal deserto a Ovest dista circa una settimana di cammino -oppure un po' di più se viaggerai con una carovana, cosa che ti consiglio caldamente- ed è una delle ultime roccaforti elfiche qua al nord. E' abitata principalmente da elfi del sole e della luna, se conosci la dannata differenza: non guardare me. Comunque, è una grande città e probabilmente troverai le informazioni che ti servono."
Mentre camminate lentamente lungo la sabbia, proseguite il cammino diretto verso sud e già dopo solo un'oretta compare all'orizzonte qualcosa di perpendicolare alla vostra direzione: disposta lungo l'orizzonte, quella che sembra una lunga carovana di carrozze sta viaggiando verso est.
Dopo un'altra oretta di cammino, arrivate finalmente alla strada vera e propria: una larga striscia di terra battuta appena rialzata dal terreno, che probabilmente è riuscita a sopravvivere grazie alla strana conformazione piatta di questo deserto.
"Ecco. Questa è la strada nera. Più avanti, un'altra mezz'oretta di cammino, c'è una grande oasi che gira tutto intorno al Lago d'Ombra."
"Grazie per la dritta ma credo che non troverò quello che cerco, in un' oasi. E peccato anche che questa carovana vada esattamente nella stessa direzione in cui vanno i guai. MAI. MAI fidarsi degli elfi, lo ha imparato anche una testa di latta come me, grazie a quel minimo di biologico che mi hanno impiantato.. Chiamalo istinto.."
Smettendo completamente di interessarmi della presenza di Ten, e posando malamente nella sabbia il suo compagno svenuto che stavo ancora trasportando, metto piede sulla Strada Nera. Il manto stradale scuro è caldo, rovente, una temperatura inaccessibile senza protezioni per i piedi e refrigerio per il caldo. Sono sopravvissuto a qualche migliaio di anni di sonno, sopravviverò anche a questo.
"Verso Ovest allora. Umano, tu vai dove vuoi, grazie per le indicazioni."
E senza importarmene della sua risposta, ne della carovana in direzione opposta, mi incammino.
Lasci Ten e il suo amico sulla strada sotto il sole, mentre ti guarda allontanarti, sconcertato dal tuo comportamento.
"Io.. prego"
Il viaggio prosegue senza sosta e riesci a raggiungere finalmente l'estremo del deserto dopo 5 giorni di viaggio senza essere rallentato da una carovana che viaggia lentamente e si ferma spesso. Il deserto inizia lentamente a retrocedere lasciando spazio prima a terra battuta, poi a qualche ciuffo d'erba qua e là fino a culminare a quello che è un vero e proprio ossimoro al deserto: pur rimanendo alla stessa altezza e spostandosi solo di mezza giornata di cammino, il folle e caldo deserto si è trasformato in una vera e proprio palude.
Un acquitrino ti si para davanti in quello che probabilmente è il clima corretto di questa latitudine al contrario dell'innaturale omogeneo deserto nato sulle fondamenta dell'impero che ti ha creato e hai giurato di servire. La strada nera cerca senza successo di costeggiare la palude proseguendo ancora verso ovest restando fuori dal terreno paludoso, che però col passare del tempo pretende spazio e ha ormai parzialmente inglobato la strada battuta, tanto che molte tracce di carri la seguono parallelamente tenendosi a debita distanza dalla vegetazione del luogo.
Un sentiero più piccolo e meno battuto, invece, si stacca dalla strada principale proseguendo verso sud, accompagnato da una pietra con un'incisione "Evereska", costeggiando a sua volta una piccola catena montuosa di cui Ten ti aveva parlato: le montagne Piccogrigio. Questo piccolo sentiero serpeggia intorno alla base dei monti fino a girarci dietro, dove puoi notare spuntare della boscaglia.
Heheh, questi sbalzi di temperatura non faranno bene ne alle mie parti meccaniche ne a quelle biologiche, devo ricordarmi di procurarmi un cappotto per l'umidità! :D
"Evereska. Carino! Suona un po' elfico, ma chi può saperlo! Wheatley, sappiamo qualcosa su questo o questa Evereska?" - chiedo a Wheatley mentre mi siedo su una roccia coperta di muschio, per fare raffreddare un po' gli ingranaggi dopo la camminata.
"Sai, non è che ho qualcosa contro gli elfi, W., è che preferisco avere a che fare con gli umani. E non solo perché sono stato costruito nelle officine di Thultanthar. Gli elfi sono subdoli, il loro fine è sempre guadagnarci, in QUALSIASI OCCASIONE. Proprio come molte popolazioni del Sud. Gli umani, per quanto cattivo possa essere il loro fine, sono molto più prevedibili.
W., dopo il controllo in database per Evereska, per favore fai un giro in avanscoperta proseguendo sulla Strada Nera mentre riposo i dispositivi. 10 Km in linea retta, andata e ritorno, cerca qualsiasi segno di civiltà organizzata."
Wheatley si ferma a mezz'aria, portando tutta la sua potenza di calcolo dal movimento alla lettura della memoria: "Blip. Ricerca nel database in corso. Evereska: villaggio elfico fondato migliaia di anni fa, nascosto tra le dodici colline Shaeradim. Quando è iniziata la guerra contro i Phaerim, era uno degli ultimi baluardi degli elfi che hanno lasciato il Wildfey"
Con una rapida rotazione dell'involucro esterno a forma di sfera, il modulo esterno ritorna in assetto da movimento: "Inizio esplorazione"
Dopo una buona mezz'ora, Wheatley si sincronizza con te, svelandoti il sentiero che state seguendo virare dietro ai monti Piccogrigio e inerpicarsi verso una serie di colline. Giunto alla sommità della collina più interna, in fondo alla valle appare una cittadina che ospiterà circa 20mila persone, difesa da semplici mura di legno ma sorvegliata da vari gruppi di soldati -probabilmente la guardia cittadina- che sembrano poter anche volare
So già come va a finire.. che ne abbia voglia o no, ora come ora sono la cosa più vicina al sapere cosa è successo da quando sono stato disattivato (Ma poi, come sarà successo? Un malfunzionamento del timer di standby?). Mi sa che mi tocca..
Vabeh dai, si va.
Controvoglia, e con una espressione facciale che ricorda quella dei bambini il primo giorno di scuola, mi incammino con passo svogliato sul sentiero che porta a Evereska, trascinando a terra la palla chiodata del mazzafrusto.
Ripercorri il sentiero già percorso da Wheatley, arrivando infine alla sommità della collina che svetta sulla città. Al contrario del tuo compagno minuto, vieni subito avvistato da un gruppetto di quelle che sembrano guardie cittadine, che si avvicinano alla tua posizione in volo, intimandoti l'alt.
"Ehi, tu, Scudo Guardiano! Fermo! Galeron, riconosci questo qua?"
Il giovane elfo atterra qualche metro davanti a te, guardandoti con sospetto: "A chi appartieni, Guardiano? Se ti hanno spedito a fare commissioni fuori dalla città, ti intimo subito di rivelarmi il nome del tuo proprietario, che risponderà del tuo uso improprio davanti alle Spade."
Guardando l'elfo fisso negli occhi, senza levargli lo sguardo di dosso, con estrema convinzione rispondo in tono calmo, ma superiore:
"Cittadino di Evereska, non appartengo a nessuno del tuo popolo. Useresti un tono più rispettoso se conoscessi da dove vengo e da quando vengo. Desidero solo consultare la vostra biblioteca, vengo in pace." - rispondo riponendo il mazzafrusto nel suo alloggiamento sul braccio e facendo cenno a Wheatley di avvicinarsi a me.
"Combatto, combattevo, i Phaerim".
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"Indovina chi viene a cena" è un'avventura mirata ad un singolo giocatore, ambientata nei Forgotten Realms con qualche piccola modifica. Se sei italiano e sei interessato a partecipare come "guest" per un periodo limitato, mandami un messaggio privato!
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Crash!
"Cazzo.. Te l'avevo detto di stare attento, il cristallo si è spaccato! Abbiamo fatto tutta questa strada per niente!"
Blip. Blip.
"...E ora cos'è questo rumore?"
Apri lentamente gli occhi mentre esci dalla tua stasi. Hai dei ricordi molto vaghi, probabilmente sei rimasto disattivato troppo a lungo, ma ricordi bene il tuo sonoro compagno.
"Blip. Wheatley funzionante e a rapporto. Bulwark Mk.II in caricamento. Operativo tra 10... 9... 8..."
Lo strano occhio fluttuante che ti fa da periferica esterna pronuncia solenne il countdown mentre le tue funzioni primarie vengono ristabilite: il pugno saldo intorno al mazzafrusto e allo scudo si stringono.
"7... Danni rilevati: chiusura -6...- di emergenza del portello del core. 5... 4... 3..."
Stump.
L'armatura ferrea ti riavvolge creandosi a spirale a partire dal portellone che stava esponendo la gemma del tuo core, mentre davanti a te senti il vociare preoccupato di due persone.
"Cazzo... cazzo, si sta svegliando, Drew! Non avevi detto che era solo una stupida statua?!"
"2... 1... Unità Bulwark Mk.II operativa. Sensibili danni al core: alcune funzionalità non sono disponibili. Seguono suggerimenti sulle priorità. 1: riparare il core. 2: eliminare l'esercito Phaerimm"
Sei ora in piedi con gli occhi aperti e con qualche lacuna di memoria, ma ricordi bene che dovevi essere stato molto più forte di come ti senti ora, mentre davanti a te vedi due umanoidi che si allontanano di corsa dalla tua posizione, lungo la piccola stanza di pietra che fungeva da "magazzino" dove eri stanziato in dormiveglia
Scheda del personaggio: https://www.dndbeyond.com/profile/TheRealRet/characters/14084494
Quanto diavolo sono rimasto inattivo? Il paesaggio è decisamente più...vuoto...di quando sono stato disattivato in battaglia. Probabilmente quei due ficcanaso ne sanno qualcosa, meglio chiedere informazioni.
"Voi! Fermi!"
Gli occhi cambiano colore, dal giallo della posizione neutrale passano al rosso dell'impostazione da inseguimento. Il solo assumere la posizione di inizio corsa mi fa barcollare, segno che qualche dispositivo di equilibrio non si è ancora ripreso come dovrebbe, vuoi l'inattività prolungata, vuoi la quantità di sabbia imbarcata e non del tutto espulsa dal sistema di pulizia.
Parto in scatto all'inseguimento dei due, che sono ora ad una distanza rilevata di 40 metri. Barcollante, ma sento sistemi e sensori migliorare rapidamente. Da una camminata goffa riesco a passare rapidamente ad una corsa, piuttosto rapida nonostante la stazza, facilitata dai sistemi anti-affondamento. Wheatley non fa fatica a starmi dietro.
Pochissimo tempo e li ho già recuperati. Ritraggo lo scudo nell'avambraccio, ripongo l'arma (la quale catena si ritrae automaticamente) nello scomparto dietro al braccio opposto, e tendo le mani in avanti afferrando i due predoni per il collo, facendoli rovinare a terra nella sabbia. Il colore degli occhi passa di nuovo da rosso a giallo.
"Fermi, non siete il mio bersaglio. Mi servono informazioni."
I due poveracci restano stesi a terra allibiti, a quanto pare capendo poco e nulla di ciò che stai dicendo.
"Blip. Dissonanza lessicale rilevata."
Da una piccola fessura di Wheatley, esce una protuberanza che termina con una piccola ventosa, mentre si avvicina ai malcapitati immobilizzati dalla paura e applica la ventosa alla tempia di uno dei due.
"Trasferimento dati."
L'operazione è breve ma intensa, e -mentre cade a terra svenuto- fa uscire dalla bocca dell'uomo un suono che è chiaramente riconoscibile a prescindere dalla lingua da lui parlata: "Aaaaaaaaaaaahhhh!"
"Trasferimento terminato. Nuova lingua aggiunta al database. Quantità di vocaboli appresi: scarsa"
A questo punto, riesci a distinguere bene le parole di terrore del compagno più fortunato (per ora).
"Noi.. Noi non volevamo farti male.. Pensavamo fossi una cazzo di statua, ti prego non uccidere anche me, ti prego!!"
"Tranquillo, non è morto, ma non ha retto benissimo il trasferimento di Wheatley. Ora possiamo comunicare senza che tu conosca le basi del Loross.
Per cominciare, il mio sistema di triangolazione non funziona come dovrebbe, puoi darmi indicazioni sulla via più breve per raggiungere Thultanthar o un'altra delle capitali volanti? Devo fare rapporto sulla missione."
Mentre finisco la frase, inizio a notare l'abbigliamento inusuale del predone, non avevo mai visto una divisa così..futuristica?
Il malcapitato pensa a quello che gli hai detto: 12
"Thultanthar... Città volanti... Quelle.. Quelle cose non ci sono più da centinaia di anni.. Sono tutte crollate, ci sono solo delle rovine cazzo!"
Un lampo di terrore passa davanti al suo volto mentre ripensa a quello che ha appena detto: "Io io io io io non c'entro un cazzo eh, amico! Non so niente di niente, eravamo qui solo per cercare qualcosa per tirare avanti"
"Centinaia... di..anni..?"
I muscoli meccanici del volto si configurano progressivamente in un' espressione mista tra stupore e terrore, man mano che i processori assimilano la notizia e cercano di trarre conclusioni. Non era mai successo di dover pianificare azioni per una situazione del genere, nessun addestramento poteva prevedere il risveglio da una stasi durata centinaia di anni.
Centinaia.. quante centinaia? E' come risvegliarsi in un era completamente diversa, quello che si conosce alla perfezione è ormai tramandato come leggenda. I compagni, il gruppo d'elitè, gli abitanti dell'impero, il nemico stesso.. tutto finito. O forse no? Alcune razze possono vivere tanto a lungo, qualche compagno potrebbe essere ancora in vita, ma dove? La configurazione del deserto è completamente diversa e le città..cadute?
"Wheatley, ricognizione aerea, area di 20 km."
"Uomo, sai qualcosa sulla caduta delle città dell'impero? E le città di terra sono sopravvissute?
Devo stimare le operazioni di aggiornamento e recupero, in che anno ci troviamo?"
"Blip. 20 km? Mi consumerò tutti i razzi!"
Wheatley parte "sbuffando" fluttuando verso l'uscita e due piccoli razzetti fuoriescono dal suo corpo metallico appena varcata la soglia, facendolo partire molto velocemente. (Fai una prova di sopravvivenza per Wheatley)
L'uomo, capendo che -forse- non corre nessun pericolo, si mette seduto a terra allontanandosi di un paio di metri.
"Io... so quello che sanno tutti.. che qui c'era questo impero gigantesco che però è stato spazzato via. Ora siamo nel 1492 del Calendario delle Valli.. Ma immagino che non avrai il riferimento corretto. Dovresti cercare una biblioteca per saperne di più. Se vuoi io ti ci posso portare, posso indicartela, amico! Ti servirà aiuto, siamo praticamente in mezzo al deserto."
Wheatley (Survival): 11
"Va bene, sei gentile, accompagnami ad una biblioteca se ne conosci."
Una biblioteca si troverà quasi sicuramente in una città, li posso trovare altre informazioni per aggiornare il database. Trovare l'ultima posizione conosciuta di Thultanthar mi farebbe molto comodo. Wheatley mi troverà grazie al sensore di posizione, se ancora funziona.
"Dimmi" facendo cenno all'uomo di fare strada "questo deserto è ancora un luogo pericoloso? Ci sono ancora avvistamenti di Phaerimm?"
"Io.." L'uomo ti risponde stremato ora che sta smaltendo l'adrenalina dovuta all'incontro con te: "Non conosco la biblioteca più vicina, ma posso accompagnarti alla Strada Nera e da lì potrai andare dove ti pare.. Probabilmente anche incontrare qualcuno con una mappa. E i Phaerim.. Beh, credo proprio che non ce ne siano più perché io sia dannato se so che cosa diavolo sono!"
Il compagno della tua guida improvvisata è ancora immobile a terra, segno che Wheatley probabilmente ha esagerato nell'entusiasmo di apprendere una nuova lingua, mentre finalmente la persona che ti sta davanti si alza in piedi, si batte un po' i vestiti per togliere la polvere e allunga la sua mano verso di te:
"Il mio nome è Ten.Ten Freefall. Sono.. uhm.. sono un cercatore di cose.. nelle rovine... diciamo. Amici?"
"Grazie delle informazioni. Il mio nome è Bulwark Mk.II, versione V5.6.1 anno 1791, innesti per geolocalizzazione, caccia e rintracciamento, combattimento e forza bruta. Ma puoi chiamarmi Bulwark. Sono un Juggernaut creato con parti meccaniche e biologiche nelle officine magiche di Thultanthar, parte dell'esercito di sterminio dei Phaerimm. Siamo stati creati per estirpare quella piaga schifosa dal mondo, prima che diventino troppo numerosi e minaccino le nostre città di terra e volanti."
Ora che mi fermo un attimo a ragionare .. è tutto tranquillo, estremamante tranquillo.. E non ho ancora visto nessuna carovana o messaggero viaggiare tra le capitali dell'impero. Possibile che non esista più nulla? Niente Thultanthar..e la capitale, Xinlenal?
"Ten. Sei un ladro, vero?"
Poco importa.
"Con me sarai onesto. Dove porta la Strada Nera?" - Mentre afferro per i vestiti il compagno svenuto, per la schiena, trasportandolo come una valigia a quasi un metro da terra.
Ten ti segue mentre ti avvii verso l'uscita col suo compagno sulle spalle, rispondendo con uno sguardo vago alla tua prima domanda, come per non volersi sbilanciare per paura della tua reazione.
"La.. La strada nera è una via commerciale che taglia il deserto da est a ovest. Controllata da brutti ceffi, te lo dico io! A ovest si passa dalle Montagne Piccogrigio e via via verso la costa fino ad arrivare al fiume Delimbiyr che sfocia vicino a waterdeep. A est invece si arriva al Cormanthyr, un'impero di elfi. Molto schivi e comprano facilmente metalli, ma a vista d'occhio non credo che ti darebbero un benvenuto regale."
Usciti dalle rovine del piccolo magazzino in cui ti trovavi, ti si presenta davanti uno spettacolo "agghiacciante": fuori dalla stanza non c'è la città che ricordi, ma un mare di sabbia che si estende in tutte le direzioni fino all'orizzonte, anche stranamente piatto per essere un deserto e l'unico piccolo terreno movimentato visibile è un leggero pinnacolo a nord della vostra direzione.
"Se andiamo dritti verso sud arriveremo alla strada nera...Se Drew ti rallenta puoi anche lasciarlo qui, se la caverà. Lavoriamo insieme ma non siamo così affezionati da rischiare che Iymrith abbia voglia di passare di qua. Anche se dicono che non si veda da un po' di tempo non vogliamo che un cazzo di drago ci veda camminare in mezzo al suo fottuto deserto, giusto?"
Dopo qualche minuto di camminata verso sud, il blip del tuo compagno fa capolino nel gruppo:
"Blip. Ricognizione completata. Nessun segno dell'impero o dei Paherim. Rilevato ambiente ostile e completamente desertico. Ampliare il raggio di ricerca?"
"Eviterei gli elfi... Se c'è una cosa che ho imparato, è che quei viscidi non fanno nulla che non sia per loro tornaconto. Eviterei volentieri di essere derubato.. Vada per raggiungere la Strada nera e poi direzione Ovest.
E per tutto quello che è buono, evitiamo il maledetto drago.."
Il paesaggio è tutto fuorchè rassicurante.. Deserto, sabbia piatta a perdita d'occhio. Visto l'ambiente, la probabilità di trovare qualcosa che anche solo ricordi l'epoca da cui arrivo si è ridotta ad una percentuale bassissima.
Ad un tratto sento il suono di Wheatley di ritorno dalla ricognizione. Sentito quello che ha da dire, non solo la percentuale si abbassa, ma anche la speranza.
"No, Wheat, non serve. Risparmia il carburante. Seguici.
Ladro, quanto tempo di cammino per la prima città ad ovest?"
"Blip. Blip. Modalità follow attivata"
Ten risponde affaticato dal sole e già col fiatone: "Beh, mi spiace che gli elfi ti stiano così antipatici.. La prima città che incontrerai fuori dal deserto a Ovest dista circa una settimana di cammino -oppure un po' di più se viaggerai con una carovana, cosa che ti consiglio caldamente- ed è una delle ultime roccaforti elfiche qua al nord. E' abitata principalmente da elfi del sole e della luna, se conosci la dannata differenza: non guardare me. Comunque, è una grande città e probabilmente troverai le informazioni che ti servono."
Mentre camminate lentamente lungo la sabbia, proseguite il cammino diretto verso sud e già dopo solo un'oretta compare all'orizzonte qualcosa di perpendicolare alla vostra direzione: disposta lungo l'orizzonte, quella che sembra una lunga carovana di carrozze sta viaggiando verso est.
Dopo un'altra oretta di cammino, arrivate finalmente alla strada vera e propria: una larga striscia di terra battuta appena rialzata dal terreno, che probabilmente è riuscita a sopravvivere grazie alla strana conformazione piatta di questo deserto.
"Ecco. Questa è la strada nera. Più avanti, un'altra mezz'oretta di cammino, c'è una grande oasi che gira tutto intorno al Lago d'Ombra."
"Grazie per la dritta ma credo che non troverò quello che cerco, in un' oasi. E peccato anche che questa carovana vada esattamente nella stessa direzione in cui vanno i guai. MAI. MAI fidarsi degli elfi, lo ha imparato anche una testa di latta come me, grazie a quel minimo di biologico che mi hanno impiantato.. Chiamalo istinto.."
Smettendo completamente di interessarmi della presenza di Ten, e posando malamente nella sabbia il suo compagno svenuto che stavo ancora trasportando, metto piede sulla Strada Nera. Il manto stradale scuro è caldo, rovente, una temperatura inaccessibile senza protezioni per i piedi e refrigerio per il caldo. Sono sopravvissuto a qualche migliaio di anni di sonno, sopravviverò anche a questo.
"Verso Ovest allora. Umano, tu vai dove vuoi, grazie per le indicazioni."
E senza importarmene della sua risposta, ne della carovana in direzione opposta, mi incammino.
Lasci Ten e il suo amico sulla strada sotto il sole, mentre ti guarda allontanarti, sconcertato dal tuo comportamento.
"Io.. prego"
Il viaggio prosegue senza sosta e riesci a raggiungere finalmente l'estremo del deserto dopo 5 giorni di viaggio senza essere rallentato da una carovana che viaggia lentamente e si ferma spesso. Il deserto inizia lentamente a retrocedere lasciando spazio prima a terra battuta, poi a qualche ciuffo d'erba qua e là fino a culminare a quello che è un vero e proprio ossimoro al deserto: pur rimanendo alla stessa altezza e spostandosi solo di mezza giornata di cammino, il folle e caldo deserto si è trasformato in una vera e proprio palude.
Un acquitrino ti si para davanti in quello che probabilmente è il clima corretto di questa latitudine al contrario dell'innaturale omogeneo deserto nato sulle fondamenta dell'impero che ti ha creato e hai giurato di servire. La strada nera cerca senza successo di costeggiare la palude proseguendo ancora verso ovest restando fuori dal terreno paludoso, che però col passare del tempo pretende spazio e ha ormai parzialmente inglobato la strada battuta, tanto che molte tracce di carri la seguono parallelamente tenendosi a debita distanza dalla vegetazione del luogo.
Un sentiero più piccolo e meno battuto, invece, si stacca dalla strada principale proseguendo verso sud, accompagnato da una pietra con un'incisione "Evereska", costeggiando a sua volta una piccola catena montuosa di cui Ten ti aveva parlato: le montagne Piccogrigio. Questo piccolo sentiero serpeggia intorno alla base dei monti fino a girarci dietro, dove puoi notare spuntare della boscaglia.
Heheh, questi sbalzi di temperatura non faranno bene ne alle mie parti meccaniche ne a quelle biologiche, devo ricordarmi di procurarmi un cappotto per l'umidità! :D
"Evereska. Carino! Suona un po' elfico, ma chi può saperlo! Wheatley, sappiamo qualcosa su questo o questa Evereska?" - chiedo a Wheatley mentre mi siedo su una roccia coperta di muschio, per fare raffreddare un po' gli ingranaggi dopo la camminata.
"Sai, non è che ho qualcosa contro gli elfi, W., è che preferisco avere a che fare con gli umani. E non solo perché sono stato costruito nelle officine di Thultanthar. Gli elfi sono subdoli, il loro fine è sempre guadagnarci, in QUALSIASI OCCASIONE. Proprio come molte popolazioni del Sud. Gli umani, per quanto cattivo possa essere il loro fine, sono molto più prevedibili.
W., dopo il controllo in database per Evereska, per favore fai un giro in avanscoperta proseguendo sulla Strada Nera mentre riposo i dispositivi. 10 Km in linea retta, andata e ritorno, cerca qualsiasi segno di civiltà organizzata."
Wheatley si ferma a mezz'aria, portando tutta la sua potenza di calcolo dal movimento alla lettura della memoria: "Blip. Ricerca nel database in corso. Evereska: villaggio elfico fondato migliaia di anni fa, nascosto tra le dodici colline Shaeradim. Quando è iniziata la guerra contro i Phaerim, era uno degli ultimi baluardi degli elfi che hanno lasciato il Wildfey"
Con una rapida rotazione dell'involucro esterno a forma di sfera, il modulo esterno ritorna in assetto da movimento: "Inizio esplorazione"
Dopo una buona mezz'ora, Wheatley si sincronizza con te, svelandoti il sentiero che state seguendo virare dietro ai monti Piccogrigio e inerpicarsi verso una serie di colline. Giunto alla sommità della collina più interna, in fondo alla valle appare una cittadina che ospiterà circa 20mila persone, difesa da semplici mura di legno ma sorvegliata da vari gruppi di soldati -probabilmente la guardia cittadina- che sembrano poter anche volare
"Ecco.. quando si dice prevedere il futuro eh...
ELFI DI MERDA."
So già come va a finire.. che ne abbia voglia o no, ora come ora sono la cosa più vicina al sapere cosa è successo da quando sono stato disattivato (Ma poi, come sarà successo? Un malfunzionamento del timer di standby?). Mi sa che mi tocca..
Vabeh dai, si va.
Controvoglia, e con una espressione facciale che ricorda quella dei bambini il primo giorno di scuola, mi incammino con passo svogliato sul sentiero che porta a Evereska, trascinando a terra la palla chiodata del mazzafrusto.
Ripercorri il sentiero già percorso da Wheatley, arrivando infine alla sommità della collina che svetta sulla città. Al contrario del tuo compagno minuto, vieni subito avvistato da un gruppetto di quelle che sembrano guardie cittadine, che si avvicinano alla tua posizione in volo, intimandoti l'alt.
"Ehi, tu, Scudo Guardiano! Fermo! Galeron, riconosci questo qua?"
Il giovane elfo atterra qualche metro davanti a te, guardandoti con sospetto: "A chi appartieni, Guardiano? Se ti hanno spedito a fare commissioni fuori dalla città, ti intimo subito di rivelarmi il nome del tuo proprietario, che risponderà del tuo uso improprio davanti alle Spade."
Guardando l'elfo fisso negli occhi, senza levargli lo sguardo di dosso, con estrema convinzione rispondo in tono calmo, ma superiore:
"Cittadino di Evereska, non appartengo a nessuno del tuo popolo. Useresti un tono più rispettoso se conoscessi da dove vengo e da quando vengo. Desidero solo consultare la vostra biblioteca, vengo in pace." - rispondo riponendo il mazzafrusto nel suo alloggiamento sul braccio e facendo cenno a Wheatley di avvicinarsi a me.
"Combatto, combattevo, i Phaerim".